Morale dei contenuti sulla Donna nella Timba degli anni 90
Dopo che NG la Banda, una delle orchestre cubane di riferimento per la nascita della timba, conosciuta e chiamata erroneamente come Salsa Cubana, iniziò in maniera davvero massiccia a scuotere le fondamenta del Son e di tutta la musica cubana in generale, soprattutto dopo l’uscita della famosa canzone “La Bruja”, polemiche e clamore andarono di pari passo con la fama del brano.
Il testo fa palesemente riferimento ad un uomo innamorato di una prostituta, che è stato appunto “stregato dal suo amore magico” ed artificiale (bruja=strega), a Cuba chiamate Jineteras, queste ragazze bellissime offrono prestazioni a buon mercato per i quartieri delle città cubane.
Nel contenuto del brano, un artista (probabilmente un musicista), si aggira per le strade della città annoiato ed irritato… venendo ammaliato dalla bellezza di questa ragazza, che come da “contratto” fa credere al suo cliente di amarlo alla follia, tanto che alla fine è lui stesso a cadere tra le braccia dell’amore, quell’amore che va a senso unico perché non corrisposto, quell’amore stregato, quell’amore finto di una strega!
Una volta che il brano divenne famoso, in pochissimo tempo, iniziarono le polemiche, soprattutto in ambito politico.
Questo innescò un diverso atteggiamento delle autorità nei confronti della nuova salsa made in cuba: La Timba!
Lo Stato inizia quindi a circoscrivere ed a tentare di marginare gli spazi di tolleranza che sino a quell’epoca erano stati lasciati quasi completamente liberi per gli artisti e musicisti di Cuba, stiamo parlando della metà degli anni 90’.
A questo punto era chiaro e palpabile che anche l’arte iniziava a descrivere la situazione attuale del Paese e del suo particolare tipo di turismo estero… tutto questo crea nelle istituzioni disagio, dato il poco controllo che avevano sulla faccenda.
Verso la metà esatta degli anni 90’ vengono sancite alcune nuove regolamentazioni sul tipo di libertà che le jineteras potevano attuare nei confronti del turista, viene loro vietato l’accesso agli hotel ed inoltre vengono inasprite le punizioni con modifiche al codice penale.
Anche i giornali iniziano a lavorare sul fatto, pubblicando notizie sul fenomeno turismo particolare…
Sono gli anni più bui per l’arte della musica cubana, tanto che la legittimità della stessa verrà messa in dubbio, questo proprio perché la musica ballabile: son, salsa e rumba era molto vicina alle descrizioni di contenuti legati alle notti di follia turistica, diventando così un vero e proprio scandalo mediatico.
I giornali ci vanno a nozze, proprio per il fatto che di musica con questi contenuti ne esisteva una quantità indescrivibile, moltissimi giornalisti iniziano a denunciare opere musicali anche belle ma dai contenuti leggermente equivoci, tanto da proclamare alcuni dei più grandi cantanti, autori e musicisti cubani come assassini dell’arte folklorica tipica di Cuba.
La genuinità dei contenuti della musica ballabile latino americana
Ancora oggi alcuni studiosi e giornalisti d’arte, spiegano come la genuinità dei testi della musica ballabile dei pezzi latino americani contemporanei costituiscano in parte, uno degli argomenti più controversi del panorama musicale attuale.
L’ordine morale è sempre stato un problema per gli artisti da strada, additati sempre come per l’appunto immorali da critici d’arte e giornalisti, che però non derivano dalle medesime classi sociali, non pensano allo stesso modo e non si occupano delle stesse cose.
In tutto questo la donna viene tutt’oggi sfruttata come elemento di discussione per i contenuti dei testi, è ciò che successe quasi un secolo prima col Son cubano, respinto in un primo momento dalla borghesia dei bianchi, oggi invece considerato come patrimonio artistico Nazionale!
Esiste sempre questa diatriba che incalzano i critici per la quale la donna viene sempre descritta come un oggetto di desiderio ma al contempo presa in giro o denigrata, stessa identica cosa che succede nei brani hip hop o di dancehall giamaicano…
Per noi la verità oscilla sempre nel mezzo, è vero che ogni tanto l’artista esagera ed in certi casi cade quasi nel grottesco, ma l’arte da strada è così e sarà sempre così…
questo perché i contenuti che racchiudono la volgarità, lo scherno, la comicità, la cattiveria, la lussuria, l’amore e prendere poco sul serio sia le donne che anche gli uomini, sono contenuti che funzionano, che vendono e che hanno sempre venduto, in alcuni casi persino rivoluzionato Paesi e generazioni…